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Sebastiano Messina è nato il 12 Gennaio 1951 a Scoglitti (RG), la frazione marinara di Vittoria che si affaccia sul Mediterraneo.
Ha studiato a Comiso dove consegue, nel 1971, il diploma di Maestro d’Arte in decorazione plastica presso l’Istituto d’Arte. L’anno successivo si trasferisce a Milano dove frequenta i corsi di Francesco Messina presso l’Accademia di Brera e, poco più tardi, quelli di Sandro Cerchi all’Albertina di Torino.
Nella metà degli anni Settanta, lasciata l’accademia per via di alcune difficoltà sopraggiunte, ritorna in Sicilia dove, unitamente al lavoro di falegname, mantiene viva la passione per la scultura. In questi anni presenta due mostre personali, una a Scoglitti alla Chiesa di San Francesco, l’altra a Ragusa alla Galleria Il Convegno. Intensifica inoltre la sua inclinazione giovanile al disegno e alla pittura partecipando a diverse mostre collettive nella provincia iblea. L’accostamento ai temi di alcuni grandi pittori sudamericani del Messico rivoluzionario quali Orozco, Siqueiras, Rivera, lo avvicinano all’esperienza tipica dell’affresco monumentale contemporaneo. Per tutti gli anni Ottanta, Sebastiano Messina, continua a dipingere, riprendendo solo più tardi l’attività scultorea che trova il suo culmine negli anni Novanta.
E proprio nel 1992 Messina realizza, in bassorilievo, una Via Crucis per la Chiesa S.S. Rosario di Vittoria. Nel 1994 presenta una personale di sculture presso il Palazzo Comunale di Ragusa e un anno più tardi un’altra presso la Galleria L’Androne di Scicli. Qui nel 1996 partecipa ad una collettiva con Guccione, Alvarez, Polizzi, Sarnari, Candiano, Asta.
L’incontro con Carmelo Candiano lo conduce ad una svolta che indirizza la sua attività artistica unicamente alla scultura.
Nel 1996 presenta, a Vittoria, un’importante mostra personale presso la Banca Popolare di Credito e Servizi. Da questo momento in poi il legame con Carmelo Candiano si fa più intenso e viene proposta, a cura di Cassiano Scribano, una mostra che ospita sculture che rivelano l’uso di materiali comuni ai due amici scultori, come la pietra arenaria e la pietra pece, mentre traspare una certa affinità nei temi e nelle forme.
Entrambi partecipano a Mondedoro ad un simposio di scultura e sono presenti, a Comiso, come unici scultori alla mostra Piero Guccione jour de fète organizzata dalla Galleria degli Archi nel Maggio 2000.
Nello stesso periodo realizza un’imponente opera raffigurante la premurosa e paterna fatica di un pescatore: una scena carica, nella sua umana plasticità, di suggestione e incanto, vista con gli occhi sognanti di un bambino sopra una barca, amorevolmente stretto dalle braccia possenti del padre. Si tratta del Monumento al Pescatore, inaugurato a Scoglitti nel 1999, omaggio in ricordo del padre scomparso.
Nella Primavera del 2002 presenta una personale alla Galleria degli Archi: Opere 1966/2002, per la quale viene edita una monografia Salarchi Immagini Editore con testi di Paolo Nifosì e Franco Sarnari. A Settembre della Stesso anno allestisce una personale alla Galleria d’Arte Maggiore di Bologna e nel 2003 è presente nella collettiva Le primavere di Sarnari, omaggio all’artista per il suo settantesimo compleanno e presenta una personale di sculture alla Galleria Il Sagittario di Messina. Sempre nel 2003 partecipa alla collettiva Mappe dell’Arte tenutasi ad Acate nel Castello dei Principi Biscari, con scritti critici di Paolo Nifosì edito Salarchi Immagini.
Nel 2004 espone oli e sculture al Circolo Culturale Vitaliano Brancati di Scicli con presentazione critica di Paolo Nifosì.
Nello stesso anno partecipa alle collettive Kaos al Castello di Donnafugata a Ragusa e Miata e Grifone presso la Galleria Il Sagittario di Messina con scritti critici di Tania Toscano.
È del 2006 la sua prima partecipazione ad una mostra de Il Gruppo di Scicli presso la Galleria Forni di Bologna, mentre nel 2007 viene proposta una sua personale alla Galleria Il Sagittario di Messina con presentazione di Piero Guccione e scritti critici di Lucio Barbera in catalogo edito Salarchi Immagini.
Sebastiano Messina vive e lavora a Scoglitti dove si dedica pienamente alla scultura.
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Figura con vela
Calcare bianco, cm 61x25,5x16
2006 |
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Risveglio
Calcare bianco, cm 61x18x21
2006 |
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Riposo 3° (per mia madre)
Calcare bianco, cm 49x29x28
2005 |
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Ragazza in riposo
Arenaria, cm 39x32x27
2005 |
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Passa la nave
Pietra pece, cm 32x22x54
2004
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